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Vienna e l’Europa, Parte III: 18° secolo 
TOCCATE, FANTASIE & SONATE

Smarano (Predaia, TN)

22 luglio – 2 agosto 2024

L’Accademia 2024 conclude il ciclo triennale dedicato a Vienna, uno dei centri nevralgici della cultural musicale europea tra Seicento e Ottocento. Il terzo anno è focalizzato sui compositori del tardo barocco, come Gottlieb Muffat e Joseph Eberlin ed i loro contemporanei quali Alessandro e Domenico Scarlatti, Giovanni Benedetto Platti, Johann Gottfried Walther, Carl Philipp Emanuel Bach, Johann Ludwig Krebs e, naturalmente J. S. Bach. Accanto alle consuete tastiere storiche (organo, clavicordo, clavicembalo) è prevista anche una incursione nel mondo del fortepiano, in particolare con le Sonate di Haydn e Mozart. Un’attenzione particolare verrà poi riservata a due compositori che ebbero influssi decisivi nella musica per tastiera: il napoletano Gregorio Strozzi sul finire del Seicento ed il romano Muzio Clementi a fine Settecento.


Docenti

Clavichord: J.S. Bach, C.P. E. Bach, J. Haydn, W.A. Mozart
Joel Speerstra (teacher and researcher at the Academy of Music and Drama, University of Gothenburg)
Ulrika Davidsson (faculty member of Ljungskile folkhögskola and Göteborg International Organ Festival)

Organ I: J.S. Bach, J.G. Walther, J.L. Krebs, J. Eberlin, G. Muffat
William Porter (Professor of Organ at the Eastman School of Music)
Hans Davidsson (Artistic Director of the Göteborg International Organ Academy and Music Director at the church of Älvsborg in Göteborg)

Organ II and Improvisation: Alessandro & Domenico Scarlatti, G.B. Platti and Partimenti
Edoardo Bellotti (Professor of Organ and Improvisation at the Hochschule für Künste Bremen)

Harpsichord: Alessandro & Domenico Scarlatti, G.B. Platti, M. Clementi
Enrico Baiano (Professor of harpsichord, clavichord and fortepiano at the ‘Santa Cecilia’ Conservatory in Rome)

Seminars:

Music Sources and Performance
Armando Carideo (Chairman of the Istituto dell’organo storico italiano)

Gregorio Strozzi, a Neapolitan bridge between 1600 and 1700
Alessandro Albenga (organist, Cappella Musicale S. Maria dell’Anima in Rome)

18th century Music in Vienna
Greta Haenen (Musicologist at the Hochschule für Künste Bremen and Universität des Saarlandes Saarbrücken)


 

Corsi

CLAVICORDO

Per secoli ritenuto strumento fondamentale per la didattica della tastiera ed in particolare dell’organo, il clavicordo è presente quotidianamente nel piano dei corsi dell’Accademia. Smarano si avvale di ben tre clavicordi con pedale, nonché’ altri piccoli strumenti. Alle necessarie nozioni tecniche e pratiche per un corretto accostamento allo strumento, soprattutto per chi è agli inizi, Joel Speerstra ed Ulrika Davidsson aggiungeranno alcune interessanti analisi di composizioni di J. S. Bach e di C. P. E. Bach, Una maggiore comprensione della struttura retorica dei brani e del percorso compositivo diventa essenziale per una performance più consapevole e convincente.

FORTEPIANO

Utilizzando la bellissima copia di un fortepiano di Johann Andreas Stein, Ulrika Davidsson introdurrà i partecipanti alla tecnica di questo strumento ed analizzerà alcune Sonate di Haydn e Mozart. Sul finire del Settecento le possibilità dinamiche del fortepiano portano lentamente all’oblio il clavicembalo; il repertorio per questo strumento non sarà senza influssi anche sulle altre tastiere, organo compreso.

ORGANO, MUSICA TEDESCA

Hans Davidsson e Bill Porter guideranno i partecipanti attraverso una selezione di composizioni di J. S. Bach, Walther, Gottlieb Muffat e Krebs sottolineando, accanto alla continuità con la tradizione, le novità stilistiche ed estetiche del repertorio organistico del tardo barocco. L’Organo Ghilardi in stile tedesco della chiesa parrocchiale sarà lo strumento più utilizzato per questo repertorio.

 

ORGANO E PARTIMENTI

Alessandro Scarlatti ed il figlio Domenico sono personalità di spicco nella cultura musicale barocca. Gli studi di Ralph Kirkpatrick hanno riconosciuto a Domenico l’importante ruolo nella storia della musica per tastiera, mentre la recente pubblicazione integrale delle composizioni per tastiera di Alessandro, fino ad oggi noto per la sua musica vocale e strumentale, ha finalmente mostrato la sua importanza anche nel repertorio tastieristico. In entrambi i compositori, accanto al virtuosismo, appaiono elementi tipici del teatro e del melodramma che li possono annoverare tra gli epigoni della scuola frescobaldiana, basata sugli “affetti contrastanti”. Edoardo Bellotti guiderà i partecipanti alla lettura di alcune pagine dei due musicisti, nonché’ ad un tipo di scrittura musicale apparentemente incompleta o solo abbozzata, che richiede quindi una maggiore responsabilità da parte dell’esecutore cui è richiesto di comprendere i segni e completare estemporaneamente il brano.

Il repertorio sarà accompagnato dall’improvvisazione che studierà i partimenti (in particolare quelli di Scarlatti e di Pasquini), un tipo di scrittura “incompleta” che fu un formidabile strumento didattico dal primo Seicento fino al primo Novecento.

CLAVICEMBALO

Enrico Baiano svilupperà sul clavicembalo un percorso parallelo a quello di Edoardo, dedicato a Scarlatti e a Muzio Clementi. Le sonate di Scarlatti sono gravide di elementi retorici, gesti teatrali, affetti contrastanti: misconoscere questi elementi pregiudica inevitabilmente la performance delle sonate, che richiede una solida preparazione tecnica ed una elevata competenza stilistico-musicale. Sarà dato spazio anche alle sonate giovanili di Clementi, altamente stimato da Beethoven ma ancora oggi poco conosciute e troppo sottovalutate dagli esecutori.

LETTURE

La produzione musicale, come ogni produzione artistica, è strettamente legata alle vicende socio-politiche di un’epoca e di un’area geografica. Con la competenza derivata da anni di studi sulla tradizione musicale viennese, Greta Haenen dipingerà un quadro essenziale del settecento viennese, per una maggiore comprensione del contesto nel quale collocare la produzione musicale dell’epoca.

La conoscenza ed l’uso di fonti attendibili e corrette sono alla base di una corretta e convincente esecuzione del repertorio musicale. Gli interventi musicologici di Armando aiuteranno i partecipanti ad orientarsi nel mondo delle edizioni moderne e ad apprezzare l’importanza di accostare le fonti originali.

Gregorio Strozzi è certamente uno tra i compositori napoletani meno noti. Eppure la sua figura è essenziale per comprendere gli sviluppi della musica tastieristica a Napoli a cavallo tra Seicento e Settecento. Alessandro Albenga, che ha recentemente studiato Strozzi e realizzato una incisione discografica,  fornirà informazioni adeguate per meglio comprendere ed apprezzare questo musicista.

 

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